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Anni ’70 seconda parte – 1978 - 1979

DA ROSSELLINI A TORNATORE: IL CINEMA ITALIANO DAL DOPOGUERRA ALLA FINE DEL NOVECENTO

Anni ’70 seconda parte – 1978 - 1979

cinema Rubriche

Italia

 1978 I FILM:

Ecce Bombo di Nanni Moretti. Commedia. Primo film famoso del regista romano che, come in tutti i suoi film successivi, è protagonista assoluto: il Michele Apicella del film è il Nanni Moretti di tutti i giorni, strano, nevrotico, ma acutissimo osservatore della società che fotografa alla perfezione nei suoi vizi e nevrosi in tutti i suoi film.”Ecce bombo” è una critica feroce a una generazione di giovani, orfana del Sessantotto, che si trova spaesata negli anni del terrorismo e che sogna un futuro che non ci sarà. Punto di forza i dialoghi e alcune frasi ad effetto che diventeranno abituali nel parlare della gente di sinistra: “Ma tu che lavoro fai?”, “Beh, mi interesso di cinema,musica, teatro..leggo”, “Sì, ma concretamente, come campi?”, “Mah; giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose...”, e, pensando, alla festa dove andare: “Mi si nota di più se vengo e sto in disparte, o se non vengo per niente?” e la battuta feroce sul grande attore romano: “Ve lo meritate Alberto Sordi!”.


Forza Italia di Roberto Faenza.Film documentario di montaggio. E’ un film, fatto con immagini di repertorio televisivo e cinematografico, poco conosciuto perché colpito dalla censura che dopo una fugace uscita, segnata dal successo di pubblico, lo tenne chiuso negli armadi per 15 anni. Il film satirico è una critica durissima al potere politico dal dopoguerra alla fine dei Settanta. Perchè lo citiamo? Perchè ha aperto un genere in Italia ripreso anni dopo dal fortunato programma “Blob”di Enrico Ghezzi. Mai si era visto un film che con immagini vere e non con attori di fiction criticava il potere e la classe dirigente di allora del maggiore partito governativo, la Democrazia Cristiana. A parte il nome centrato del film, utilizzato anni dopo con grande successo in politica, è la scelta di deridere i politici mostrandoli con voce narrante in sottofondo e un valzer musicale irridente che piacque tantissimo, tanto che la sinistra lo elesse a vero e proprio cult. Ma a Faenza non andò bene, i tempi erano diversi da oggi, quel film gli chiuse tutte le porte e lui per lavorare dovette andare in America a New York insegnando all’università. E’ stato fermo cinque anni prima di rifare un film. 

Dove vai in vacanza? di Mauro Bolognini, Luciano Salce e Alberto Sordi. Commedia corale di tre registi (Sordi recita e si dirige) interpretato da vari attori ( Tognazzi, Sandrelli, Villaggio) diviso in tre episodi, dei quali si ricorda la vacanza “culturale” dei fruttivendoli romani ( Sordi e la moglie nel film) che non capiscono l’arte moderna. E’ l’episodio più noto riproposto tante volte in tivù.


1979 I FILM:

Il Giocattolo di Giuliano Montaldo. Film drammatico che non ha avuto successo nonostante un Nino Manfredi in grande spolvero. Bravo anche Vittorio Mezzogiorno che costituirà un sodalizio con Manfredi in altri film. Un uomo si appassiona all’uso della pistola per la difesa personale consigliato da un poliziotto suo conoscente. Comincia così a sparare e ci prova gusto ma qualcosa non andrà per il verso giusto.

La luna di Bernardo Bertolucci. Drammatico. E’ il film dopo Novecento e risente secondo alcuni della fatica di aver girato il film precedente. In realtà è un film che pur avendo difetti si vede bene. Una cantante lirica italo- americana (Jill Clayburgh )torna in Italia per scoprire le proprie radici con il figlio adolescente. Il figlio si droga e lei nel disperato tentativo di salvarlo ha con lui un rapporto incentuoso. La sceneggiatura del film è firmata dalla moglie del regista Clare People. Si ricorda anche una breve apparizione di Roberto Benigni, improbabile tappezziere.


Caro Papà di Dino Risi. Drammatico con Vittorio Gassman. Un ricco finanziere con la famiglia a pezzi scopre che il figlio fa il terrorista ma non sospetta la tremenda verità, ovveroche sta tramando un attentato contro di lui. Ferito gravemente e costretto nella sedia a rotelle cerca di ritrovare a casa l’affetto del figlio. Il terrorismo al cinema ha rappresentato un filone importante e Risi lo interpreta con maestria.

Ratataplan di Maurizio Nichetti. Debutto col botto di Maurizio Nichetti, un regista allora importante che poi si è perso per strada. Il film, con pochissimi dialoghi, è affidato alla bravura dello stesso Nichetti, che allora fu paragonato a Buster Keaton. Film divertente, poetico, surreale, un grande debutto per Nichetti.
 


Di: Massimo Palazzeschi

Fonte: Massimo Palazzeschi

Pubblicato il: 08/11/2010 da Massimo Palazzeschi

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