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STANLEY KUBRICK 2° Parte

Il maestro

STANLEY KUBRICK 2° Parte

protagonisti Cineasti

data: 26/07/1928, USA a New York, NY

In “Orizzonti di gloria” e “Full Metal Jacket”, la scelta di attori poco conosciuti, e di ambienti metropolitani distanti anni luce da giungle vietnamite e eroici combattimenti, è motivata da un analisi della guerra in modo oggettivo, e mai attraverso le singole storie o le emozioni degli interpreti.
Due storie in cui l’avventura e l’eroismo sono inesistenti o comunque insignificanti.
Discussa è la crudeltà ingiustificata della lotta tra i popoli.
Pellicole distanti tra loro trent’anni, sulla guerra… non di guerra. E se queste non bastassero per comprendere il pensiero del “maestro” ; “Il Dottor Stranamore”: una cinica, grottesca e crudele ironia sulla guerra fredda, in cui un incredibile Peter Sellers impersona tre parti diverse.
In “Spartacus” (quattro premi Oscar: miglior attore non protagonista, scenografie, costumi, e fotografia), Kubrick rilevò alla regia Anthony Mann, licenziato in tronco all’ inizio della lavorazione dal produttore nonché attore protagonista Kirk Douglas.
“Il maestro”, poco più che trentenne, e con un solo film famoso alle spalle (Orizzonti di gloria), diresse questo kolossal storico, prodotto con dodici milioni di dollari (nel ‘78), in cui nelle scene di guerra si usarono più di diecimila comparse.
È il più grande successo al botteghino, e con i guadagni, poté finanziare tutti i film successivi.
Spartacus inoltre, è l’unica sua pellicola su cui non ha avuto il pieno controllo.
Per “Lolita”, il film di Kubrick più discusso e meno apprezzato, a causa della censura americana che ne vietò la realizzazione, il regista si trasferì in Inghilterra per realizzarlo, e da allora non è tornato più in patria.
In “2001 Odissea nello spazio”(Premio Oscar per gli effetti speciali), la vera odissea sono i quattro anni di lavorazione: un anno per la preparazione del soggetto, sei mesi per l’organizzazione del film, cinque mesi di riprese con gli attori, un anno e mezzo di lavoro per gli effetti speciali.
Costato dieci milioni di dollari, di cui sei e mezzo per gli effetti speciali; il risultato? Uno dei più incredibili film di fantascienza mai girati che a distanza di ventisette anni è ancora meta di libri e discussioni.
In “Arancia Meccanica”, nella trama: il governo cerca di controllare e modificare la personalità del protagonista.
Costato pochissimo, girato con una piccola troupe con tantissimo impiego di macchina a mano.
Tutta l’opera è un prontuario di tecnica e trucchi cinematografici, e Kubrick insoddisfatto di alcune cose stampò personalmente, e con cura maniacale, le prime quindici copie.
Ancora oggi, agli occhi dello spettatore è un film altamente pettacolare.
In “Barry Lindon” (quattro premi Oscar: miglior direzione musicale, musica originale, scenografie, costumi), nella trama: il protagonista tenta inutilmente di controllare il suo passaggio attraverso la Storia e i casi della vita.
Costato undici-dodici milioni di dollari. Il film è accompagnato da un libretto di istruzioni per la proiezione: sul formato, sulla uminosità, sulla durata degli intervalli in sala, ecc.
“Arancia Meccanica” e “Barry Lindon” sono i due film più diversi, ma insieme si completano e celebrano il pessimismo verso la vita sociale.
In “Shining”, grande horror girato soltanto con tre attori, e tratto da un mediocre libro di Stephen King, ha seguito il doppiaggio nelle lingue straniere facendosi tradurre in inglese i sottotitoli e scegliendone le voci; ha girato nuove scene, per l’inquadratura della macchina da scrivere, dove si legge un proverbio, che in ogni nazione, dove la pellicola è stata distribuita, appariva nella lingua originale; infine ha scelto personalmente le sale per le prime.
Nel film mai realizzato su Napoleone, Kubrick ha studiato lungamente come organizzare e spostare le cinquantamila comparse previste sul campo, quasi come se fosse un generale, magari lo stesso Napoleone.
Il film dovrebbe sancire la totalità del controllo della pellicola in tutte le sue componenti, come in “Quarto Potere” di Orson Wells. Il film su Napoleone è più di venti anni nella testa del “maestro” e la smisuratezza delle ambizioni non ne ha mai permesso la realizzazione.

Da vedere assolutamente: tutta la filmografia.

“Paura e desiderio”, 1953;
“Il bacio dell’ assassino”, 1955;
“Rapina a mano armata”, 1956;
“Orizzonti di gloria”, 1957;
“Spartacus”, 1960;
“Lolita”, 1962;
“Il Dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba”, 1963;
“2001: Odissea nello spazio”, 1968;
“Arancia Meccanica”, 1971;
“Barry Lindon”, 1975;
“Shinning”, 1980;
“Full Metal Jacket”, 1987.
“Eyes Wide Shut “,1999.

Kubrick muore nel 1999 mentre pensa ad A.I. Artificial Intelligence, poi realizzato da Steven Spielberg


Di: Gabriele La Rovere

Fonte: Http://www.kubrick.com/

Pubblicato il: 05/03/2005 da Gabriele La Rovere

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